Podcast ep.4 di Evoluzione Mentale
Cari amici,
ben ritrovati.
Negli ultimi podcast abbiamo definito cosa sono gli implant e come ho aperto il vaso di pandora. Nell’ultimo podcast ho portato la mia esperienza che è molto simile a quella di molti altri, ma chi ancora non ha provato in prima persona fatica ad accettare.
Mi sono arrivate delle obiezioni alle quali credo sia importante rispondere prima di proseguire a condividere la ricerca :
La prima : “È impossibile cancellare il “lato cattivo”. Si può solo prenderne atto e scegliere di seguire “quello buono”, sapendo che provengono dalla stessa sorgente.”
A parte il fatto che tutto arriva dalla stessa sorgente, che ritengo sia ovvio, il rimanente dell’affermazione va contro l’evidenza delle mie esperienze. Nella maggioranza dei casi, il semplice ripercorrere i traumi ha causato l’effetto di una reale cancellazione. E per cancellazione intendo l’eliminazione dell’effetto negativo, che il trauma antico, causa nella vita attuale, non la cancellazione della memoria. Il fatto o l’episodio diventa un ricordo normale, anzi oserei dire che diventa un ricordo divertente. Le rare volte che questo non è avvenuto è da ricondurre a questi casi :
1) La persona non riesce a confrontare l’episodio, vuoi perché lo sente troppo carico , vuoi perché considera l’episodio irreale, vuoi per la sua cultura o per le sue credenze sia impossibile accettare. Mi viene in mente la telefonata di una mia cara amica, nella quale mi ha detto che lei è una osservatrice. Che, sarà la vita, con le sue prove, che la farà crescere. Mi dispiace molto per lei, perché non può vedere che questa è una trappola. Nei prossimi podcast arriveremo a descrivere le trappole che gli implantatori hanno escogitato per proteggere il loro lavoro, le quali che fanno parte degli implant stessi.
2) A causa di invalidazioni. Nel momento stesso inizia a pensare che non è vero nulla, che la tecnica che lo sta aiutando non serve a nulla, ecc. ecc. si azzerano tutti i benefici. Questo può avvenire prima , durante o dopo l’applicazione della tecnica di cancellazione. E’ stato molto curioso osservare che un mio amico dopo una seduta si sentiva molto più leggero e con un raro stato di benessere, ma questo stato di grazia è svanito 2 giorni dopo quando , ripensando alla seduta ha iniziato a pensare “non può essere vero” “è tutta una suggestione”. In quell’esatto momento si è riagganciato tutto e poi è tornato da me dicendomi che la seduta non aveva portato a nessun risultato. Quando si invalida, cioè si nega l’esistenza della soluzione o del beneficio, si cancella la soluzione stessa. A questo punto si potrebbe davvero pensare che è una suggestione. Ma se per suggestione si intende una cosa creata dalla mente; devo rispondere si. E’ creata dalla mente come tutto il resto, compresa la realtà nella quale viviamo. Alla fine di tutte le serie di podcast arriveremo a capire che i 100 podcast che ho in progetto saranno serviti a capire come creare in modo consapevole.
Che siamo i creatori penso di non dire nulla di nuovo ai voi che mi ascoltate. Ma il punto non è questo, il punto è perché non creo una realtà positiva? Perché creo in modo compulsivo situazioni che non mi piacciono? E qui cade a pennello l’altra obiezione che mi è arrivata.
Se ti concentri sui traumi o sugli implant LI CREI.
Più li pensi e più li crei.
È la mente a creare tutto.
Più cerchi traumi e impianti negativi nella mente tua e delle persone che aiuti, più li troverai.
Questa obiezione parte da un dato reale ma arriva ad una conclusione sbagliata. Sul fatto che la mente crea, non ci piove, ma che per questo motivo non si debbano cercare traumi o implant, perché è la ricerca stessa che li crea, è una conclusione un po’ sbilenca.
Che li cerchi o non li cerchi i traumi e gli implant ci sono, perché sono già stati creati (esistono già) ed agiscono in modo negativo sulla nostra vita. Se tizio è caduto da piccolo ed il trauma gli ha lasciato una paura o una fobia io posso anche rinunciare alla ricerca ma il trauma rimane.
Noi possiamo anche non guardare nelle profonde pieghe dell’inconscio, ma i fantasmi che vi abitano continueranno a tormentarvi di notte e di giorno.
Torno a sottolineare che la realtà è una nostra creazione, ovvero è una creazione della nostra mente, ma voglio ricordare che dato 100 alla mente, la parte razionale può incidere dallo 0 al 10% nei casi migliori, mentre la parte rimanente è la mente inconscia.
Quindi la realtà che ci circonda e l’intera nostra vita è la proiezione ed il risultato dei pensieri sia di quell’10% sotto il nostro controllo, sia dell’altro 90% fuori dal nostro controllo.
Basta guardarsi attorno ed una persona onesta intellettualmente deve riconoscere che il 90 % di quello che ci circonda è contro la nostra sopravvivenza.
Fatemi ripetere bene questo concetto, perché lo ritroveremo come una delle chiavi di lettura di molti implant : la realtà è il prodotto della creazione della nostra mente, la quale partecipa interamente : parte conscia e parte inconscia.
Quindi una parte della realtà, pari ad una percentuale che va dallo 0 all’10% è come la desideriamo noi, perché creata dalla nostra parte cosciente, ed un’altra parte che va dal 90 al 100% viene creata in base alle impressioni depositate nel nostro inconscio e quindi non la sentiamo in sintonia con il nostro vero essere. Le percentuali chiaramente dipendono dal livello di consapevolezza della persona in esame.
Riprendiamo quindi questo cammino verso la conoscenza e la libertà!
Nell’episodio precedente ho raccontato un episodio della mia traccia temporale, situata tra le vite. Qui può nascere una difficoltà di accettazione, per chi si identifica con il corpo, perché la maggior parte delle persone è abituata a pensare che la memoria è legata al cervello. Questo tipo di persone fa già fatica ad accettare i ricordi di vite precedenti pensate un po’ gli intervalli tra le vite.
Innanzi tutto chiariamo il concetto di memoria : è una registrazione di un dato. E’ composta da 2 elementi : il dato ed il supporto di registrazione. Il dato può essere : un fatto, un evento, una significanza, o qualunque altra cosa che è stata originata o percepita in determinato momento. Il supporto può essere energia o materia che ha una permanenza nel tempo. Anche un’impronta sul fango è la registrazione di un dato, infatti la scienza moderna ha tratto molte informazioni dalle impronte di dinosauri, tanto da descriverne parti della loro vita e abitudini.
Però nell’indagine dei misteri della mente e per approfondire la conoscenza della stessa noi ci dobbiamo orientare verso una particolare tipo di memoria e cioè quella che Ron Hubbart chiama la traccia intera. Cioè la registrazione della nostra intera esistenza come esseri spirituali, cioè dal momento in cui ci siamo staccati dalla coscienza Divina al momento presente.
Quindi la domanda da porci è : dove troviamo l’intera registrazione? Dobbiamo unire tanti segmenti o l’intera traccia è stata registrata da qualche parte?
Per capire dobbiamo aprire una parentesi sulla struttura della vita come si manifesta nel piano fisico. Ogni essere vivente è animato dalla scintilla divina, auto consapevole di se, che possiamo chiamare anima, atman o thetan. Questa scintilla che è la vera essenza di noi, potrebbe controllare direttamente la materia ma non lo fa. La controlla indirettamente attraversi i corpi.
Cioè l’anima potrebbe muovere un bicchiere con la pura intenzione di farlo, ma, per motivi che vedremo in seguito, prende la decisione di farlo attraverso i corpi che molti ricercatori fin dall’antichità li hanno suddivisi in 3 principali : corpo causale, corpo astrale e corpo fisico.
Potremmo vederli come interfaccia di connessione, come se per agire nella materia ci fosse la necessità di avere una connessione stabile con la stessa.
La spiegazione più completa che ho trovato, di questa meccanica, è rappresentata da una collana di libri dell’autore Arthur Edward Powell con i titoli : Il Doppio Eterico – 1925, Il Corpo Astrale – 1926, Il Corpo Mentale – 1927, Il Corpo Causale- 1928. Questi libri, che rappresentano un riassunto della filosofia Teosofica, li trovate anche in internet in formato pdf.
Nel “corpo causale” , Arthur Powell arriva a descrivere che “sono le esperienze delle vite passate immaganizzate nel corpo causale che costituiscono la causa dell’attitudine generale assunta verso la vita e delle azioni che vengono poi compiute” con questo paragrafo possiamo concludere che la memoria viene mantenuta nel corpo più sottile, quello causale, e che questa registrazione diventa anche l’inerzia della legge chiamata karma.
Relativamente alla memoria Arthur Powell nel libro “Corpo Mentale” scrive :
“L’unità mentale corrisponde perciò, nel corpo mentale, gli atomi permanenti nei corpi causale, astrale, ed eterico.
Lo scopo degli atomi permanenti e dell’unità mentale è di conservare dentro se stessi, come poteri vibranti, i risultati di tutte le esperienze attraverso cui sono passati i corpi con i quali sono stati associati.”
“E’ pure nel corpo mentale che la memoria e l’immaginazione prendono nascita. Il germe della memoria risiede in tamas o inerzia della materia, che è la tendenza a ripetere, sotto l’azione della volontà, le vibrazioni già avvenute.”
Quindi secondo Arthur Powell e la Teosofia, la memorizzazione delle esperienze avviene negli atomi permanenti di corpo causale, astrale ed eterico. Ma dato che i corpi astrale ed eterico hanno durata più corta di quello causale, ritengo come conclusione, che la traccia intera la possiamo trovare memorizzata nel corpo causale.
In altri termini ogni corpo ha la sua registrazione, corpo fisico, corpo eterico, e corpo causale ma solo nel corpo causale abbiamo l’intera registrazione.
Trent’anni dopo l’uscita dei libri di Arthur Powell, Ron Hubbard nel libro scientology 8-8008 approfondisce e descrive queste memorie come faxsimili della realtà percepita, archiviata in una traccia continua e descrive anche il modo in cui le memorie sono fissate : con quanti di energia sospesi nello spazio definiti come ridge. I ridge sono formati quindi da 2 flussi di energia che scontrandosi creano permanenza su un punto. E continua “Un fax simile contiene più di cinquanta percezioni facilmente identificabili. Contiene anche emozione e pensiero”
Quindi diversi autori definiscono la memoria come energia : Arthur Powell come “potere vibrante” e Ron Hubbart come ridge.
Tutto bello e lineare se non fosse per il fatto che in alcune sedute sono emerse registrazioni fuori dalla dimensione temporale. Ma a questo punto ritengo di non andare nella teoria della quinta dimensione perché è molto più utile rimanere nelle comode e conosciute prime quattro.
Ritengo molto interessante l’analisi del mattone base della memoria cioè il fax simile, che nel dizionario tecnico di scientology viene definito : una registrazione theta (cioè della scintilla di vita). Tutte le percezioni fisiche, tutti gli sforzi, emozioni e pensieri che una persona sperimenta vengono registrati in continuazione e queste registrazioni sono chiamate “faxsimili”. Per continuare la loro esistenza non dipendono dall’organismo. Un fax simile completo è una specie di immagine tri-dimensionale a colori, suoni, odori e tutte le altre percezioni e inoltre le conclusioni e le speculazioni dell’individuo. Un fax simile è una immagine di energia che può essere riesaminata. Qualsiasi fax simile sia stato registrato può essere ricordato una volta che l’individuo sia salito abbastanza sulla scala del tono ed abbia riconquistato a sufficienza la propria autodeterminazione.
Ora per smontare definitivamente la credenza, che la memoria sia mantenuta esclusivamente nelle cellule del cervello, voglio ricordare una ovvietà : cioè che le cellule del nostro organismo hanno una vita di 7 anni al massimo. Quindi, se la memoria fosse memorizzata solo nelle cellule del cervello, non riusciremmo a ricordare oltre i 7 anni precedenti. La scienza moderna, per salvarsi da questa incongruità, ha definito che i neuroni hanno una vita maggiore del corpo che li ha generati, ma poi, nel 1999, esce un trafiletto che dice testualmente “Al contrario di quanto la scienza ha creduto sinora, il cervello continua a rigenerarsi anche negli individui adulti ricevendo ogni giorno una nuova provvista di migliaia di cellule nervose appena formate. La scoperta, annunciata oggi su “Science” da due neurobiologi di Princeton, Elizabeth Gould e Charles Gross, costituisce una vera e propria rivoluzione delle teorie correnti sul cervello ed apre la strada ad un modo completamente nuovo di spiegare il funzionamento della mente.”
Ma guarda un po!
Quindi riepilogando, possiamo definire che : ogni corpo ha la memoria delle proprie esperienze. Le esperienze sono archiviate in faxsimili ed ognuno di questi contiene l’immagine di tutti i sensi, le emozioni, i pensieri formulati e le conclusioni. La sostanza dei faxsimili è energetico e permanente, quindi massa primordiale ma potrà anche essere fisico come nel caso del dna.
Tutto questo per capire la meccanica della memoria, ma, fortunatamente, per avere esperienza non è necessario avere questa conoscenza, perché abbiamo la capacità di andare in ogni punto della nostra traccia con la nostra semplice decisione. Come muoviamo un braccio, semplice volendolo, senza dover sapere in che modo l’impulso è partito dall’Atman ed attraverso i vari corpi poi si è concretizzato attraverso il sistema nervoso ed i muscoli dell’unità biologica o corpo fisico, eseguendo il comando, così, siamo in grado di andare in qualunque fax simile della nostra traccia temporale del corpo causale.
Ma torniamo agli implant. Nella saggistica troviamo precise indicazioni nel “Il lato attivo dell’infinito” di Castaneda uscito in Italia nel 1998. Leggiamo :
“I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene… Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti. Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.» In questi pochi paragrafi sono concentrati molti aspetti; quelli che voglio mettere in evidenza subito sono : “ci hanno dato la loro mente che è la nostra” e poi che : “è una installazione estranea” in questi paragrafi ci sono molti altri aspetti come le credenze ed i diversi livelli della mente che però affronterò più avanti. Altra cosa fondamentale che Castaneda osserva : tutti ne sono vittime.
Nel podcast precedente ho raccontato la mia prima esperienza alla quale ne sono seguite delle altre che poi si sono sommate a quelle di altre persone, ma certamente, se l’intera umanità sfondasse il muro creato dalla cultura attuale e da centinaia di tecniche di crescita, che si limitano a semplici maquillage, ne diventerebbe consapevole tutta.
Ron Hubbarth nel suo “la storia dell’uomo” ha dato un contributo enorme allo studio ed alla conoscenza di questo fenomeno. Nel nono capitolo ha catalogato gli implant per tipologia e scopo. Ha fatto quello che nessuno ha osato fare, ma ritengo che dedicare un solo capitolo alla dinamica più importante per il genere umano sia un poco riduttivo. In ogni caso partiamo da questi dati e poi li ampliamo con l’esperienza diretta di decine di persone.
Prendiamo la tipologia di implant che emerge più facilmente, Ron la definisce correttamente come Area fra le vite, a cui appartiene l’esempio che ho fatto nel podcast precedente. Leggiamo : “Dopo la morte, l’essere theta lascia il corpo e si dirige all’area fra le vite. Qui si ‘presenta a rapporto’, gli viene inculcato un forte implant che provoca amnesia, poi viene rispedito sulla Terra a prendere un corpo, appena prima della nascita.” Vi siete mai chiesti perché non ci si ricorda nulla delle vite precedenti? Se è vero, come è vero, che prima di questa vita abbiamo vissuto ancora, com’è che non è rimasto il più piccolo ricordo? Ora possiamo finalmente dare una spiegazione logica a questo quesito. Prima di proseguire devo però precisare che ci si identifica con il corpo già nel momento della fecondazione e non della nascita come la consideriamo normalmente. Questo dato è suffragato da decine di esperienze. Io e molti altri ci siamo ricordati della prima considerazione di essere nel corpo durante o poco prima della fecondazione. Per molti è stato un trauma molto pesante. Altri sono rimasti più colpiti dalla prima divisione cellulare, che mi hanno descritto alla perfezione.
Voglio farvi notare che non ho detto, che siamo entrati nel corpo, ma che ci siamo identificati o abbiamo fatto la valutazione di essere nel corpo, tanto per non dimenticare, di non essere il corpo.
Prima di chiudere il podcast voglio portare il mio ricordo relativo alla fecondazione, inizialmente mi vedo scendere nell’ovulo. Vivo questo fenomeno come fosse impatto, quindi un grande trauma, ma nei primi attimi ho ancora le abilità di essere spirituale e come tale “pervado” i miei primi anni della vita che sto iniziando, e vedo una enorme sofferenza ed un ambiente molto aberrato.
L’abilità di pervadere, è una abilità dell’essere spirituale, di conoscenza diretta, senza l’uso dei sensi che sono mezzi indiretti, imperfetti e molto lenti. Pervadere è una conoscenza diretta ed istantanea, mentre il vedere ed il sentire sono interpretazioni di segnali meccanici.
In ogni caso, nel momento in cui ho visto la mia “famiglia”, con tutto il carico nevrotico e problematico, prendo la decisione di tornare indietro, ma qualche decimo di secondo dopo scattano tutta una serie di invalidazioni “non è possibile, non sono capace, ecc. ecc. ” fino al bang più drammatico di drammatizzazione della incapacità di decidere. Cioè la particolare situazione di stress traumatico accende la restimolazione dell’episodio di implant precedente delle 2 sfere, di incapacità di decidere e quindi mi blocco nella condizione in cui mi trovo. Da quel momento in poi ho mantenuto l’atteggiamento di indecisione, con il conseguente abbassamento di energia vitale, fino a quando, 40 anni dopo, sono riuscito a scaricare tutta l’emotività con la tecnica REIMA.
Solo dopo aver scaricato tutta l’emotività, ho potuto rivedere l’episodio da un punto di vista comico, ho riso nell’immaginarmi lo spermatozoo che si gratta la testa e non riesce più a decidere se andare avanti o indietro, la felicità e la serenità è l’effetto che segue la riconquistata libertà.
Ma cos’era successo in realtà? Era accaduto che nei primi attimi di vita si è accesa la re stimolazione di un antico implant, e quest’ultima non mi avrebbe più abbandonato.
Nel prossimo podcast riprendiamo l’implant tra le vite perché quello che abbiamo visto fino ad ora è solo un piccolo assaggio di ciò che ci attente.
Vi lascio con un altro brano di Castaneda :
«La mente di quello che vola non ha rivali. Quando si propone qualcosa non può che concordare con se stessa e indurti a credere di aver fatto qualcosa di meritevole. La mente di quello che vola ti dirà che qualsiasi cosa dica Juan Matus è solo un mucchio di sciocchezze e quindi essa stessa concorderà con la sua affermazione, “ma certo, sono sciocchezze” dirai tu. È così che, quelli che volano, ci sconfiggono.»
Un abbraccio ed alla prossima